Firenze, Vallecchi Editore, 1933, in-16 max, br. editoriale con copertina anteriore figurata in b.n. e titolo rubricato, pp. (5), 8-134. Copertina, 34 disegni di Ottone Rosai in b.n. nel testo e 16 facsimili di volantini e articoli di giornali. Dorso e margine della coperta anteriore rifatti; strappo e minime mancanze (ben reintegrati) al margine interno del frontespizio; mancano le carte bianche iniziale e finale e l’occhietto. Invio autografo dell’autore “a Luchini, con affetto” datato: Colle 5/10/XI. Alberto Luchini fu animatore dell’Istituto di Cultura Fascista con sede a Firenze; sorto nel 1925 colla presidenza di G. Gentile, ne vide le dimissioni nel 1937, sostenendo dal 1938 le leggi razziali fasciste. Nel 1933 Bilenchi fu con Luchini, Rosai, G. Contri e A. Del Guercio, fra i firmatari del “Manifesto Realista”, in cui la cultura fascista veniva esaltata in contrapposizione all’idealismo gentiliano. Collezione del “Bargello”: nella collana vallecchiana “La Cronaca” appare in volume dopo essere uscito in 14 puntate (tra giugno e settembre 1932) sull’omonima rivista “Il Bargello”. Edizione originale di questo libro d’esordio (assieme a “Vita di Pisto”, del 1931) in seguito rifiutata dall’autore medesimo, ormai lontano dalle posizioni di “fascista di sinistra” della sua giovinezza.
BILENCHI Romano.
Letteratura italiana del Novecento, Socialismo, Colle Val d’Elsa, Fascismo di sinistra, Alberto Luchini