In Pavia, per Pietro Galeazzi, Impressore Arcivesc., 1783, in-8, piena pergamena coeva, titolo oro al dorso, tagli spruzzati di rosso, nastrino, pp. VII, (1), 252. L’autore di quest’opera, è il teologo giansenista Petit-Pied (1665-1747), che opponendosi alla Bulle Unigenitus (1713) di Clemente XI, fu costretto all’esilio nei Paesi Bassi. Anche Natali, strenuo difensore della liceità del Giansenismo, ebbe problemi per le sue posizioni; allontanato da Roma, diventò però professore di dogmatica all’Università di Pavia grazie all’interessamento del Conte Carlo Firmian; già incoraggiato dai prelati romani Bortoli, Bottari e Foggini alla traduzione dell’opuscolo in forma di lettera “De l’injuste accusation de jansénisme. Plainte à M. Habert”del Peti-pied, riuscì solo in seguito ad affidarne la traduzione ad Angiola Salomoni nata Corsi, de’ conti di Bosnasco, sorella dei dedicatari, riservandosene la cura. Ottime condizioni.
[PETIT-PIED Nicolas].
Giansenismo, Religione, Grazia, Libero arbitrio, Famiglia Corsi di Nizza Monferrato, Bosnasco, Pavia