Della insigne Abbaziale Basilica di S. Stefano di Bologna, libri due. Al Nobil Uomo Giuseppe Niccola Spada (…) dedicati. Bologna, nella Stamperia di Domenico Guidotti e Giacomo Mellini, 1747, in-4, pp. XVI, 351, (3). (Unito:) Filostene Oresteo P.A. (FORMAGLIARI Alessandro). Riflessioni sopra la Storia della Basilica di S. Stefano di Bologna ultimamente data in luce in essa Città dal Padre D. Celestino Petracchi monaco celestino. Venezia, appresso Pietro Bassaglia in Merceria di S. Salvatore al Segno della Salamandra, 1747, in-4, pp. XXXII. (Unito:) Vestanio Missenio (FORMAGLIARI Alessandro) a Filostene Oresteo P.A., Lettera sopra le Riflessioni fatte alla Storia della Basilica di S. Stefano di Bologna, data in luce dal Padre D. Celestino Petracchi monaco celestino, e sua risposta. Venezia. appresso Pietro Bassaglia, 1748, in-4, pp. XXXI, (1). (Unito:) Lettera di Giuseppe Filalete (PETRACCHI Celestino) al Signor D.G.B. B. (Don Giovan Battista Bianconi?) amico suo carissimo in cui si parla delle Riflessioni di Filostene Oresteo Pastore Arcade sopra il Libro della insigne Abbaziale Basilica di Santo Stefano di Bologna. (Ferrara, s.n.t., c. 1747), in-4, pp. 22, (2). (Unito:) Lettera di Bartolommeo BADIALI, sacerdote modenese. (Bologna, s.n.t., 1748), in-8, pp. 15, (1). Con note marginali di mano antica.
€ 1.800,00
Lingua: Italiano
SKU: LD/159323
Fra la 2a e la 3a opera è legato un manoscritto bifolio, scritto in chiara grafia a inchiostro nero (2 facciate) su carta vergellata, firmato e datato al verso: “Lod.° Ant.° Muratori” in cui l’erudito modenese, corrispondente degli arcadi Petracchi (Lettore di Filosofia Morale presso lo Studio cittadino), Formagliari (Cancelliere maggiore) e Bianconi (poligrafo ed insegnante di greco all’Archiginnasio), si pronuncia in merito alla controversia storiografica circa la legittimità del diploma teodosiano che avrebbe istituito come primario lo Studio di Bologna. Di grande interesse perché il manoscritto s’inserisce nella schermaglia erudita fra Petracchi e Formagliari. Le 5 opere e il manoscritto rilegati in un unico volume in bella legatura posteriore in mezza pelle ed angoli, dorso a 5 nervi con titolo e fregi oro negli scomparti, piatti marmorizzati. Mancanza ben reintegrata all’angolo inferiore esterno del frontespizio. Gora non deturpante che interessa la metà superiore di gran parte delle carte e in specie l’ultima opera, ma buone condizioni. La Congregazione dei Celestini di cui l’accademico Petracchi era membro, fondata da Pietro da Morrone divenuto papa col nome di Celestino V, aveva il controllo dell’Abbazia di S. Stefano dal sec. XV e la mantenne fino alle soppressioni del 1797.
(PETRACCHI Celestino, Don).
Chiesa di S. Stefano, Studio di Bologna, Università, Apocrifo teodosiano, Ludovico Antonio Muratori, Manoscritti, Autografi, Modena, Formagliari, Badiali, Storiografia, Ordine dei Celestini
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