In Firenze, [Lorenzo Torrentino], 1550, in-8 piccolo, cartonatura novecentesca (lieve difetto al dorso), pp. 32, [8], l’ultima carta bianca. Frontespizio con titolo entro ricca cornice architettonica (con stemma mediceo). Colophon al recto delle penultima carta: Stampato in Firenze, appresso Lorenzo Torrentino, a di XXVI di giugno MDL. Cervoni nacque a Colle Val d’Elsa nel 1508. In base alle poche notizie rimasteci di lui, si può dedurre che la sua famiglia ebbe la possibilità di avviarlo, con profitto, allo studio delle lettere classiche e volgari, oltre che alla giurisprudenza. Conseguito il dottorato in diritto civile, riuscì a inserirsi nella società dotta di Firenze. Qui è certo che nel 1542, essendo Bernardo Segni console dell’Accademia fiorentina, Cervoni tenne per la prima volta una lezione in questa accademia sopra il sonetto di Petrarca “Amor Fortuna e la mia mente schiva”. Questa stessa lezione fu da lui recitata di nuovo agli accademici nel 1549, essendo console Piero Orsilado e fu pubblicata l’anno dopo con la dedica a monsignor Luigi Ardinghelli, vescovo di Fossombrone, grande amico di Segni. Raro.

CERVONI Giovanni. 

Cinquecento, cinquecentine, Petrarca, Petrarchesca, Colle Val d’Elsa, Torrentino