Visualizza carrello “Gruppo di 4 lettere manoscritte autografe, firmate, tutte vertenti intorno alla collezione di libri e materiale di D’Annunzio dell’antropologo fiorentino Nello Puccioni: 1) Lettera manoscritta autografa, firmata, stesa su una facciata, su carta intestata “La Nazione. Il Direttore”, indirizzata a Luisa Puccioni, moglie di Nello Puccioni, datata: “12 maggio 1938”: “[…] La informo che ricevo da S.E. Federzoni il seguente telegramma: Roma – Senato, 12, ore 19.30. Fra due ovvero tre giorni verrà da te illustre prof. Prassitele Piccinini di Milano, che, aderendo alla mia preghiera, consente ad acquistare per lire trentamila nota collezione dannunziana per farne dono all’Accademia d’Italia. Pregoti predisporre conclusione acquisto et consegna collezioni. La prego, gentile signora, di sapermi dire come io debba regolarmi in seguito a questo telegramma […]”. 2) Lettera manoscritta autografa, firmata, stesa su due facciate, su carta intestata “La Nazione. Il Direttore”, indirizzata a Luisa Puccioni, moglie di Nello Puccioni, datata: “16 maggio 1938”: “[…] Il punto di vista del Presidente della R. Accademia d’Italia è il seguente. Avendo egli fatto stimare la raccolta dannunziana da un perito di sua fiducia che l’ha valutata lire 20.000 ha creduto di venire incontro al desiderio suo […] proponendo al Prof. Piccinini l’acquisto per lire 30.000. Trova esagerata la cifra 60, anche se riducibile a 50. […] Essendo così notevole la divergenza […] ho l’impressione che non sia possibile dare esecuzione al desiderio Suo e dei Suoi Figlioli: cioè di cedere la raccolta all’Accademia d’Italia […]”. 3) Lettera manoscritta autografa, firmata, indirizzata a Dino o a Piero Puccioni, figli di Nello Puccioni, datata: “17 maggio 1938”: “Caro amico […] Insisto nel pregarti vivamente – e di pregare a nome mio la mamma – di escludermi dalla definizione conclusiva della trattativa […] io vengo a trovarmi in una posizione imbarazzantissima. Se io dò a voi il consiglio di cedere all’offerta, sia pure maggiorata di quelle alcune migliaia di lire alle quali accenna riservatamente il Piccinini, mi esporrei […] di dovermi un giorno rimproverare d’avervi dato il suggerimento dell’accettazione. Se vi dò il consiglio di non accettare, c’è il caso che non trovate più un’altra occasione […]”. 4) Lettera manoscritta autografa, firmata, stesa su due facciate, su carta intestata “La Nazione. Il Direttore”, indirizzata a Luisa Puccioni, moglie di Nello Puccioni, datata: “25 maggio 1938”: “[…] Sono molto lieto che la cessione sia stata conclusa – tramite il prof. P. […] Ne sono contento perché penso che difficilmante la raccolta del nostro indimenticabile Nello avrebbe potuto avere una destinazione maggiore ed un collocamento migliore […]”.” è stato aggiunto al tuo carrello.