(Napoli), s.n.t., (1864-65), in-4, Impressione litografica a fogli sciolti, pp. 482 (qui s’interrompe il testo, che supponiamo mancante di alcune cc.). Con 187 illustrazioni in b.n. nel t. Blanda gora alle prime pagine. Lo scritto si apre con una introduzione storica e confronto fra ferrovie europee ed estere, passando poi ad un’ampia trattazione tecnico-ingegneristica. Anonimo, ma ascrivibile a Mendìa (1813-88) che si era diplomato nel 1833 alla Scuola di Applicazione degli Ingegneri di Ponti e Strade (istituita da G. Murat nel 1811, abolita alla fine dell’occupazione francese, ricostituita nel 1818; dopo l’unità: Scuola d’Applicazione per gli Ingegneri; nel 1902: Scuola Politecnica; nel 1925: R. Scuola d’Ingegneria, per divenire Facoltà nel 1935). Mendia nel 1836 era già ingegnere capo e nel 1863 docente, infine direttore dal 1881 al 1886. Il suo progetto per il tracciato della ferrovia Napoli-Benevento-Foggia (eseguito poi diversamente) è del 1865. Negli anni post-unitari la Scuola si era conseguentemente aperta a nuovi filoni quali strade ferrate e macchine a vapore.
(MENDIA Ambrogio – Scuola di Ingegneria di Napoli).
Ferrovie, Ingegneria, Scuola di Applicazione di Ponti e Strade, Napoli