Italia (ma: Lugano), s.n.t. (Tipografia Vanelli e Ruggia), 1830, in-16, mezza pelle coeva ed angoli, titolo e filettature oro al dorso, tagli spruzzati di azzurro, pp. 239, (1). Al frontespizio vignetta incisa (mano che versa olio in una lucerna; motto “alere flammam”), che è indicazione della stamperia ticinese fondata nel 1823 da Giuseppe Vanelli (nipote dell’abate animatore della Tip. Agnelli) col giornalista Pietro Peri ed il commerciante Antonio Airoldi; entrato nel 1827 Giuseppe Ruggia la ditta è ricostituita col suo nome; dal 1837 entra Giuseppe Ciani (espatriato milanese amico di Confalonieri) dal 1842 ne diviene il proprietario, trasformandola in Tipografia della Svizzera Italiana. La produzione della stamperia, “centro attivo e temuto di cospirazione italiana” che opera nel Ticino confinante colla Lombardia austriaca, è di circa 200 titoli: opere “sovversive”, come questo titolo, che fa il resoconto oculare (gli stessi titolari della stamperia, fra cui Ruggia e Ciani sono passati da Parigi in quegli anni) dei moti popolari del 1830-31 che portarono alla fine della dinastia borbonica. Fioriture, ma ottime condizioni.
Tipografie ticinesi, Svizzera, Tipografia Vanelli e Ruggia, Risorgimento, Moti di Parigi del 1830