In Venezia, (Domenico Farri), 1598, in-8, cartone marmorizzato posteriore, pp. 13, (11: su 19). Una marca tipografica al frontespizio (donna con bimbo in braccio ed altri 2 in piedi ai lati; nel cartiglio: “Charitas”; entro cornice tipografica) in xilografia, indica come stampatore Farri: originario di Rivoltella, ma attivo a Venezia (ove fu iscritto alla corporazione dei librai) in proprio dal 1555; lavorò spesso su commissione per terzi, realizzando anche diverse contraffazioni di edizioni di successo, che lo portarono a richiami dell’Inquisizione. Questo esemplare è privo delle carte A8, B1, B7, B8; la carta B2 è invece legata fuori posto; mancano dunque: tavole di Lunario per gli anni 1596-1603, carta relativa alle “Hore del giorno e della notte, da che pianeta siano dominate” e la Tavola dei pianeti (al verso: carta finale, bianca). Gioseffo Rosazio (Pordenone 1530 c. – Firenze? 1620) fu medico, cosmografo, cartografo, astronomo-astrologo, viaggiatore e venditore di libri; a Venezia, Bologna e Firenze (ove dal 1590 ottenne la protezione del granduca Cosimo II, aprendo un suo “banco” di libri), ebbe multiforme attività e fu prolifico autore. Questa rara operetta fa parte della produzione probabilmente destinata “al consumo”, sia nelle pubbliche piazze che nei palazzi dei signori.
ROSACCIO Giuseppe.
Astronomia, astrologia, Lunari, Pordenone, Domenico Farri, Stampatori veneziani, Cinquecentine