In Venetia, Presso Gio. Battista Bertoni, 1609, in-4, legatura in piena pergamena coeva (sguardie rimontate), successive sia il titolo che le tracce di doratura alle cuffie, pp. (16), 132 (i.e. cc. 66 numerate solo al recto), 80 (cc. 40), 162 (cc. 81). Ciascuna delle 4 parti che compongono l’opera ha frontespizio distinto, con marca ripetuta (pellegrino con bordone poggiato sulla spalla) e diverso dedicatario; la 3a e la 4a sono in numerazione continua. Con 69 belle incisioni nel testo + 2 a piena pagina (su disegno di Francesco Marcolini, che fu anche cancelliere e segretario dell’Accademia dei Pellegrini fondata da Doni. Con lui collaborarono all’incisione sia Salviati che Britto) testate, fregi ed iniziali in xilografia. 2a edizione di questo bizzarro zibaldone manierista in cui l’autore fingendosi trasformato in uccello, si ferma ad ascoltare i dialoghi degli sfaccendati seduti sui gradini (di marmo) prossimi della cattedrale fiorentina. Ottime condizioni, salvo difetti minori: nome del tipografo scritto in penna al margine superiore del frontespizio. Pochi forellini di tarlo al margine interno delle prime carte della 3a parte, le cui pagine 73-74 sono omesse dalla numerazione (manca invece la c. bianca finale K8).
DONI Anton Francesco.
Letteratura italiana del Cinquecento, Manierismo letterario,