Neapoli, Sumptibus Iusephi Pelissj & Hectoris Soldanelli, ex Typographia Tarquinij Longi, 1609, in-4, legatura coeva in piena pergamena floscia con titolo manoscritto in antico al dorso, pp. [92], 733, [3]. Con vignetta calcografica incisa al frontespizio, questo stampato in rosso e nero. Numerosi capilettera e fregi in xilografia. Testo steso su 2 colonne. Il monaco G. Graffi fu grande esponente della casistica (quella parte della teologia morale che applica i principi della morale teorica a casi concreti, o talora anche solo ipotetici, i «casi di coscienza»). In quest’opera si sofferma sui casi del diritto criminale, avvalendosi di citazioni dai massimi giuristi delle epoche passate e a lui contemporanee. Segnaliamo i capitoli “De Blasphemia”, “De Sodomia”, “De Bestialitate”, “De incestu”, “De Homicidio”, il curioso “De membri abscissione”, “De absolutione ab Excommunicatione, “De Christianis dantibus pecuniam Iudeis ad foenerandu”, “De sacrilegiis”, “De Secreto confessionis non revelando”, “De Veneficiis, Incantationibus et Sortilegiis”, “De Apostasia a Religione”, “De Egressione nocturna et furtiva e monasterio”, ecc. Pochissime tracce di tarlo marginali e non deturpanti. Numerose sottolineature ed annotazioni antiche (coeve o di poco successive all’edizione), in special modo sulle ultime carte bianche; consunzioni alla pergamena che riveste il piatto posteriore. Nel complesso un buon esemplare, genuino in ogni sua parte.
GRAFFI Giacomo [Monaco Benedettino, teologo e giurista, Capua 1548 – Napoli 1620].
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