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Le iniziali parlanti

Cosa accomuna questa iniziale xilografica della seconda metà del Cinquecento – piccolo, inquietante capolavoro di arte incisoria – con i geroglifici? Il funzionamento.

Sono fonogrammi: rappresentano il suono della lettera iniziale della figura che è contenuta nel segno grafico. In questo caso la scena raffigura la morte di Laocoonte e dei suoi giovani figli, come è descritta nel libro secondo dell’Eneide di Virgilio.

E l’iniziale rappresenta il suono della prima lettera del nome Laocoonte. Un capolettera così concepito viene definito in linguaggio tecnico “iniziale parlante”, tipologia che ebbe la sua epoca d’oro a Venezia, fra gli anni quaranta e gli anni novanta del Cinquecento.

L’editore-tipografo che ne fece maggior uso e ne produsse diverse serie – famosa è quella con figure riprese dalle Metamorfosi di Ovidio – fu Gabriele Giolito de’ Ferrari, che stampò anche il volume dal quale questa immagine è tratta: Francesco Guicciardini, Dell’historia d’Italia, Venezia,1564.